Opzione Donna 2022
La proroga dell’Opzione Donna che ha trovato posto nella riforma pensioni inserita nella Manovra 2022, ha concesso un anno in più per maturare i requisiti senza modificare la soglia di accesso, (mantenendo inalterato il requisito anagrafico): in pratica, dal primo gennaio 2022 ci vogliono 35 anni di contributi effettivi ed un’età pari a 58 anni se dipendenti (classe 1963) e 59 anni se autonome (classe 1962) maturati entro il 31 dicembre 2021.
Il resto dell’impianto normativo è rimasto uguale, compreso il meccanismo delle finestre mobili. In entrambi i casi, le lavoratrici del pubblico e del privato che vogliono andare in pensione anticipata, a patto di accettare un assegno calcolato interamente su sistema contributivo, devono attendere ulteriori 12 mesi rispetto alla disciplina vigente; le autonome devono attendere 18 mesi per la decorrenza del trattamento. Infine, continuano a non applicarsi gli adeguamenti alla speranza di vita.
Vediamo di seguito come cambiano le decorrenze della pensione per le lavoratrici interessate alla proroga, in base agli attuali requisiti.