Reddito di cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza è stato rifinanziato con un ulteriore miliardo di euro, che ha portato la dote complessiva nel 2022 a poco meno di 8,8 miliardi di euro. Sono inoltre state introdotte alcune novità in tema di RdC e PdC:
- sono stati introdotti alcuni correttivi per rafforzare il sistema dei controlli preventivi dei requisiti da parte dell’INPS, che comunicherà “i casi sospetti” ai Comuni. I sindaci avranno poi 120 giorni per le relative verifiche durante i quali il pagamento sarà “sospeso”. Previsto anche il danno erariale a carico del responsabile del procedimento del Comune;
- è previsto un miglioramento della collaborazione tra i soggetti competenti con l’integrazione delle banche dati esistenti e la creazione di un hub informatico unitario e comunicante nelle sue diverse componenti;
- viene estesa la revoca del RdC in caso di condanna penale definitiva per ulteriori reati rispetto a quelli previsti dalla legge istitutiva, quali lo sfruttamento della prostituzione, la tratta di persone, il furto, la rapina, la truffa aggravata, il riciclaggio, l’usura, il traffico illecito di stupefacenti; quei reati, quindi, dai quali si traggono costantemente proventi illeciti;
- vengono semplificate le procedure per l’attivazione della ricerca del lavoro con l’acquisizione della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro contestualmente all’istanza di richiesta di RdC;
- la ricerca attiva del lavoro dal parte del percettore del reddito sia verificata presso il centro per l’impiego in presenza, con una frequenza almeno mensile, pena, a meno di giustificato motivo per l’assenza, la decadenza del beneficio;
- viene previsto un décalage del beneficio per i percettori occupabili già dopo il primo rifiuto e la revoca dopo il secondo rifiuto di un’offerta congrua di lavoro;
- rafforzati gli incentivi ai datori di lavoro che assumono percettori di RdC anche con contratto a tempo determinato o a tempo indeterminato o anche a tempo parziale;
- per favorire la mediazione tra domanda e offerta di lavoro, la piattaforma ANPAL prevede parità di accesso ai centri per l’impiego e alle agenzie per il lavoro, in cooperazione con il portale del Dipartimento della funzione pubblica. Alle agenzie per il lavoro accreditate è riconosciuto il 20% per ogni assunzione.
Queste misure viaggiano in parallelo con il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori che prevede percorsi di formazione e di qualificazione professionale differenziati e specifici anche per i percettori di RdC, al fine di rispondere in maniera congrua e personalizzata ai bisogni complessi.