Contraddittorio preventivo
Il contraddittorio preventivo è stato introdotto dall’art. 15 del D. Lgs. n. 218/2019, di conversione del Decreto Crescita (D.L. 34/2019). Si tratta dell’obbligo, per l’Amministrazione finanziaria, di far precedere avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e liquidazione, pena l’invalidità dell’atto, da una richiesta di chiarimenti da fornire entro il termine di 60 giorni, in cui sono indicate le ragioni della potenziale pretesa impositiva.
L’obiettivo è di dare attuazione i principi di collaborazione tra Amministrazione finanziaria e contribuente, tanto invocati dallo “Statuto dei diritti del contribuente”.
Tale obbligo sussiste esclusivamente in relazione alle ipotesi per le quali siffatto obbligo risulti specificamente sancito e la disciplina in commento non trova applicazione nei casi in cui l’Ufficio accertatore, facendo seguito ad accessi ed ispezioni, abbia notificato un processo verbale di constatazione e qualora l’atto costituisca un accertamento parziale e di rettifica parziale.