di Noemi Ricci
Il Decreto Coesione (DL 60/2024) – convertito in legge il 3 luglio alla Camera – introduce una serie di importanti misure per sostenere occupazione e autoimpiego, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e ai lavoratori svantaggiati, soprattutto nel Mezzogiorno.
Il provvedimento si inserisce nell’ambito della revisione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e mira a rafforzare e accelerare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027.
Fondi DL Coesione
Il decreto mette a disposizione oltre 2,8 miliardi di euro per promuovere l’occupazione attraverso il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e le risorse della Misura 5 del PNRR dedicate alle politiche attive collegate al Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori). A questi fondi si aggiungono risorse specifiche per la riconversione delle competenze dei lavoratori delle grandi imprese in crisi.
Obiettivi DL Coesione
- Promozione autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa.
- Incentivi ai settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
- Bonus Giovani per incentivare le assunzioni di giovani under 35.
- Bonus Donne per favorire l’occupazione femminile.
- Bonus ZES per incentivare le assunzioni nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno.
- Percettori di NASPI nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
Andiamo ad esplorare, nel dettaglio, ciascuna di queste misure, spiegando come funzionano e quali benefici offrono a imprese e lavoratori.