di Noemi Ricci
La decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di apportare un nuovo taglio dei tassi di interesse ha un impatto significativo sul mercato dei mutui ipotecari.
Dopo un lungo periodo di stallo, a giugno e settembre 2024, l’istituto di Francoforte ha optato per una riduzione del costo del denaro, fissando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale, e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,65%, al 3,90%, e al 3,50%. Ad ottobre, l’appuntamento per la riunione del Consiglio Direttivo della BCE è il 17 ottobre, data in cui si decide per i prossimi orientamenti di politica monetaria.
Intanto, gli ultimi cambiamenti hanno già aperto nuove opportunità per chi sta cercando di accedere al mercato immobiliare, offrendo condizioni più favorevoli e rate mensili più contenute. Ma cosa significa esattamente questo per i mutui casa? E come si può scegliere il mutuo migliore in base alle proprie esigenze?
In questo articolo, analizzeremo in dettaglio le conseguenze di questi tagli sui tassi dei mutui, fornendo indicazioni su come selezionare il prodotto finanziario più adatto per poi fare una panoramica dei migliori mutui dell’autunno 2024, considerando diverse tipologie e durate.
Tassi BCE e tassi dei mutui: come potrebbero cambiare
Il taglio dei tassi della BCE a settembre 2024, pari a 0,25 punti percentuali, è già stato anticipato dalla quotazione dell’Euribor, portando a una sensibile riduzione delle rate per i mutui a tasso variabile.
Gli esperti prevedono che la discesa dei tassi potrebbe continuare anche dopo ottobre, a dicembre 2024, con ulteriori riduzioni previste nel 2025, per motivi di gestione del rischio. I dati recenti indicano un aumento del rischio di un deterioramento più marcato dell’attività economica nell’Eurozona, mentre le prospettive di inflazione a breve termine appaiono positive. Si prevede inoltre che la BCE riprenda un ritmo trimestrale di tagli nel 2025, quando l’economia riacquisterà un certo slancio. L’aspettativa sui tassi a fine 2025 va dal 2,50% al 2,25%, all’interno del range di stime neutrali.
Quanto costa oggi un mutuo da 200mila euro
Facendo delle simulazioni, la rata di un mutuo trentennale da 200 mila euro a tasso variabile con spread dello 0,75% è scesa dai 1.026 euro di gennaio 2024 ai 985 euro attuali, con un risparmio di 41 euro al mese, pari a 492 euro all’anno. Anche i mutui a tasso fisso sono in calo: la rata media per un mutuo trentennale con spread dello 0,5% è passata da 843 euro a inizio anno a 819 euro, con un risparmio mensile di 24 euro e annuale di 288 euro.
Attualmente, il miglior tasso fisso per un mutuo trentennale da 200 mila euro, con LTV all’80%, è del 3,20%, con rata mensile di 691 euro. Per lo stesso mutuo a tasso variabile, il miglior tasso è del 5,02%, con una rata di 860 euro.
Come scegliere il mutuo giusto
La scelta del mutuo più adatto dipende da vari fattori, tra cui la situazione finanziaria, la stabilità del reddito, e la tolleranza al rischio. Ecco alcuni consigli per prendere la decisione giusta.
Durata del Mutuo:
- Un mutuo a breve termine (10-15 anni) comporta rate più elevate ma interessi minori nel lungo periodo.
- Un mutuo a lungo termine (20-30 anni) offre rate più basse ma maggiori interessi complessivi.
Tipo di Tasso:
- Tasso Fisso: offre sicurezza e prevedibilità, ma potrebbe essere meno vantaggioso se i tassi di mercato scendono.
- Tasso Variabile: può essere più conveniente in caso di riduzione dei tassi, ma comporta un rischio maggiore se i tassi salgono.
- Tasso Misto: combina elementi di entrambi, offrendo un tasso fisso iniziale seguito da un tasso variabile.
Condizioni accessorie:
- Spesso, le banche offrono condizioni agevolate per specifiche categorie, come i giovani o chi acquista case a basso consumo energetico.
- Verificare anche le commissioni, le penali per estinzione anticipata, e le altre clausole del contratto.
Ricordiamo che i giovani in cerca di una casa possono beneficiare delle agevolazioni previste dal governo per gli under 36 attraverso il Fondo Consap, confermate per tutto il 2024. Il 31 dicembre 2024 è il termine massimo per chiedere al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa di fare da garante fino all’80% del valore dell’immobile. Nel 2024, gli under 36 non possono più godere dell’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dall’imposta sostitutiva del mutuo in sede di rogito notarile, né possono avere il riconoscimento di un credito d’imposta per l’acquisto da impresa soggetta ad IVA.
Vediamo ora quali sono i migliori mutui di ottobre 2024, per tipologia di tasso applicato.
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