Perché scegliere un Conto Deposito vincolato?
Negli ultimi anni, la tendenza degli investimenti dei risparmiatori italiani sembra essere ormai orientata stabilmente verso i Conti Deposito non vincolati. Ora però stiamo assistendo a un’inversione di tendenza, con i Conti Deposito vincolati tornati a rappresentare la maggioranza degli investimenti, a fronte dei maggiori rendimenti che riescono a garantire, a parità di somme investite e di periodo del deposito.
Inoltre oggi si punta a vincolare le somme per lungo periodo, il che – di nuovo – consente di massimizzare i profitti. Se prima, infatti, l’investimento “tipo” aveva una durata di 7-12 mesi, oggi – secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Confrontaconti.it e SOStariffe.it nel periodo tra gennaio 2011 e agosto 2022 – gli investimenti di lunga durata (oltre 36 mesi) sono al massimo storico come diffusione (22,4%), mentre gli investimenti di breve durata (fino a 12 mesi) sono al minimo storico (39,5%).
Le somme vincolate che superano i 50 mila euro oggi sono pari al 30,7% del totale degli investimenti in Conti Deposito vincolati, in crescita del +4,4% rispetto al secondo semestre del 2021. La quota di depositi di importo inferiore ai 5.000 euro è invece al minimo degli ultimi tre anni.
Oggi peraltro assistiamo a un altro fenomeno interessante: se finora eravamo abituati a un profilo di investitore tipo residente al Nord Italia e con età superiore ai 41 anni, oggi risulta aumentata la quota di investitori residenti al Centro, Sud e Isole, arrivata al massimo storico del 32,9%.