Come funziona il leasing
Con il leasing, l’utilizzatore del bene non diventa proprietario del bene, ma ha il diritto di utilizzarlo per un periodo determinato, pagando un canone periodico stabilito nel contratto.
Per continuare a disporre del bene, l’utilizzatore deve corrispondere un canone alla società di leasing, il quale può essere mensile, bimestrale o trimestrale. Inoltre, il canone può essere dedotto dal fatturato dell’azienda a fine anno, offrendo vantaggi fiscali.
Struttura del Contratto
Il contratto di leasing ha una durata definita, stabilita in fase di negoziazione. Durante questo periodo, l’utilizzatore è tenuto a pagare un canone a scadenza periodica, che può essere mensile, trimestrale o annuale, a seconda delle condizioni concordate. I canoni possono variare in base al valore del bene e alla durata del contratto.
Tipologie di Pagamenti
I pagamenti nel leasing possono includere:
- Canoni Periodici: l’importo principale che l’utilizzatore paga per l’uso del bene. Questo importo è spesso deducibile fiscalmente per le aziende.
- Anticipo Iniziale: alcuni contratti prevedono un pagamento anticipato, che riduce l’importo delle rate successive.
- Prezzo di Riscatto: al termine del contratto, se l’utilizzatore decide di acquistare il bene, dovrà pagare un prezzo di riscatto, che è la differenza tra il valore residuo e i pagamenti già effettuati.
Durata del contratto
La durata del contratto di leasing può variare a seconda del tipo di bene e delle esigenze delle parti coinvolte. In genere, il leasing prevede un periodo di locazione che può andare da pochi mesi a diversi anni.
Conclusione del Contratto
Al termine del contratto di leasing, l’utilizzatore ha diverse opzioni:
- Riscatto: acquistare il bene al prezzo concordato.
- Restituzione: restituire il bene alla società di leasing, che si occuperà della sua rivendita o ricondizionamento.
- Rinnovo: prolungare il contratto di leasing per continuare a utilizzare il bene.