Disparità nel mondo ed in Europa
Secondo il Global Wage Report dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro, che fornisce per ben 153 Paesi nel mondo un indice per la misurazione delle differenze di genere, a livello globale, il gender pay gap, si attesta al 20% a livello mondiale. Secondo il Gender Pay Gap Report del World Economic Forum 2020, saranno necessari quasi 100 anni per ridurre il divario. Una stima frutto della considerazione che dal 2006 a oggi la diminuzione è stata mediamente di tre punti percentuali all’anno. Se poi guardiamo alla partecipazione e alle opportunità in ambito economico, si è rileva addirittura un peggioramento nel 2019 con conseguente ampliamento del tempo richiesto per colmare le differenze di genere a 257 anni.
Scendendo a livello europeo, le cose non sembrano andare molto meglio, nonostante l’uguaglianza e la parità di genere siano fra i valori fondativi della UE (Articolo 2 e articolo 3, paragrafo 3, del Trattato sull’Unione europea – TUE) e, fin dal 1957, i Trattati sanciscano il principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro e alle istituzioni europee sia data ampia facoltà d’intervento in materia di non discriminazione. A dare il buon esempio nel Vecchio Continente sono i Paesi scandinavi. Sotto il loro traino in media l’Europa occidentale sul gender gap è migliore di quella mondiale, ma ancora nessun Paese dell’UE ha raggiunto la parità uomo-donna (l’indice è fermo a 0,767 – in Italia 0,707) e la situazione è piuttosto eterogenea fra i vari Paesi.