Visto di conformità
La nuova normativa prevede sanzioni per il visto di conformità infedele sulla dichiarazione modello 730. Il professionista abilitato e il CAF sono tenuti al pagamento del 30% della maggiore imposta riscontrata, a meno che l’errore non sia doloso o gravemente colposo del contribuente. La misura si applica dall’assistenza fiscale prestata nel 2019 e il pagamento può essere ridotto se viene presentata una dichiarazione rettificativa o una comunicazione di dati rettificati. La procedura di controllo è regolata dall’art. 26 del regolamento di cui al d.m. n. 164 del 1999.
Il CAF o il professionista abilitato possono rettificare una dichiarazione modello 730 con visto infedele, tramite una dichiarazione rettificativa o una comunicazione dei dati rettificati. La responsabilità per l’errore è del 30% della maggiore imposta riscontrata e può essere ridotta con il ravvedimento operoso. La rettifica deve avvenire entro il 10 novembre dell’anno successivo all’anno d’imposta o, in caso di ritardo, deve essere qualificata come “730 senza sostituto”. Se il contribuente non intende presentare la nuova dichiarazione, il CAF o il professionista possono comunicare i dati rettificati, ma la responsabilità dell’imposta e degli interessi resta a carico del contribuente. La modalità di rettifica deve essere fatta tramite 730 rettificativo o modello Redditi integrativo e non con la comunicazione dei dati rettificati.
Il modello 730 e 730-1 possono essere firmati elettronicamente dal contribuente. Se il contribuente è “impossibilitato alla firma” o “illetterato”, il CAF o il professionista può annotare tale stato nel documento da sottoscrivere e acquisire copia del documento di identità. Il modello 730 e documenti correlati devono essere conservati fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. A partire dal 2022, ci sono deroghe alla conservazione della documentazione relativa agli oneri deducibili e detraibili in caso di presentazione della dichiarazione precompilata senza modifiche. Restano valide le sanzioni in caso di visto di conformità infedele.
Per le agevolazioni fiscali relative alle spese sanitarie, il CAF o il professionista può esibire il prospetto dettagliato delle spese sanitarie riportate nella dichiarazione precompilata, disponibili nel Sistema Tessera Sanitaria, con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In caso di modifiche alle spese sanitarie, devono essere conservati i documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata o il cui importo risulta modificato.
Per l’apposizione del visto di conformità, è fondamentale controllare che gli importi dei redditi dichiarati corrispondano a quelli riportati nelle Certificazioni Uniche (CU) relative ai redditi corrisposti nel 2022. È necessario verificare anche che le ritenute indicate nel modello 730 siano congruenti con quanto indicato nelle certificazioni dei redditi per l’anno in questione.