Welfare aziendale e premi di produzione
Sono sempre più numerose le aziende pronte ad adottare i premi di produttività per migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti del settore privato. Si tratta delle agevolazioni previste dalla Legge di Stabilità 2016 (art. 1 Legge n. 208/2015): un’imposta sostitutiva del 10% sulla parte di reddito riferita ai premi di produttività oppure alle somme erogate come partecipazione agli utili, per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 50mila euro annui. La parziale detassazione si applica su un massimo di 2mila euro annui di premio di produttività, cifra che sale a 2500 euro nelle aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
A seguito della pubblicazione del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo a tali agevolazioni fiscali, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali e sulla base di quest’ultima periodicamente fa il punto sullo stato di adozione dei premi di risultato da parte delle imprese italiane.
Vediamo dunque cosa è emerso dall’ultima analisi del Ministero del Lavoro che da una parte fornisce una indicazione del trend della misura e della sua diffusione territoriale, dall’altra fornisce un monitoraggio dei contratti attivi, ovvero in cui il “periodo di validità” indicato nel modello comprende il mese di ottobre 2021.