Cloud bancario per nuovi modelli di business
Il 2024 promette di segnare un punto di svolta per l’adozione del cloud bancario. Attualmente, gli investimenti in cloud in Italia sono inferiori rispetto ad altri Paesi europei.
Quest’anno però le cose potrebbero cambiare, essendo molte le istituzioni bancarie che stanno valutando e pianificando attivamente il loro ingresso nella sfera del cloud.
Secondo dati di Oliver Wyman basati su analisi di Accenture Altimeter in 16 Paesi globali, le banche stanno già migrando i loro mainframe verso varie soluzioni cloud, tra cui pubblici (63%), ibridi (31%) e privati (6%). I benefici di questa transizione sono diversi e includono:
- Rapido time to market: la capacità di implementare nuovi servizi e soluzioni in modo più veloce rispetto alle infrastrutture tradizionali.
- Riduzione delle criticità tecnologiche: il cloud offre una maggiore flessibilità e sicurezza, riducendo le criticità tecniche associate alle infrastrutture legacy.
- Disintermediazione dei processi: il cloud consente di semplificare e ottimizzare i processi, eliminando intermediari superflui e migliorando l’efficienza operativa.
- Ottimizzazione dell’IT spending: la transizione al cloud può portare a una maggiore efficienza e scalabilità, consentendo una gestione più flessibile delle risorse e una riduzione dei costi operativi.
Va tuttavia sottolineato che la trasformazione digitale richiede anche una rivoluzione culturale parallela. Per sfruttare appieno i vantaggi del cloud, è necessario investire in formazione continua e nell’aggiornamento delle competenze del personale, per sviluppare una cultura organizzativa che supporti e incoraggi la trasformazione digitale.