Spagna
Il 17 marzo il Governo spagnolo ha stanziato 200 miliardi per sostenere il sistema economico e far fronte alla pandemia, dal finanziamento delle prestazioni sociali e dell’assistenza sanitaria, ai servizi pubblici essenziali e relativi alle telecomunicazioni. Stabilita anche una moratoria nel pagamento delle rate dei mutui, la possibilità per i lavoratori dipendenti di adeguare o ridurre la propria giornata lavorativa e di ridurre al telelavoro.
Con un fondo di garanzia pubblica di 100 miliardi di euro lo Stato spagnolo ha garantito liquidità alle imprese in difficoltà. Altri 2 miliardi sono stati destinati alle aziende esportatrici in particolare piccole e medie imprese e 30 milioni di euro a due dei più importanti centri di ricerca spagnoli: “Consejo de Investigaciones Científicas” e “Instituto de Salud Carlos III” con la speranza di arrivare a trovare un vaccino contro il Coronavirus.
Dal 13 aprile a Madrid hanno riaperto alcune attività non essenziali. Dal 27 aprile i minori sotto i 14 anni hanno potuto riprendere ad uscire di casa, sempre rispettando le norme sul distanziamento sociale. Dal 4 maggio in diverse province della Spagna le persone hanno potuto riprendere a fare esercizio fisico all’aperto e alcune aziende hanno ripreso le attività su appuntamento.
Gradualmente anche bar e locali all’aperto hanno ripreso l’attività, così come ristoranti con servizio di take away, i parrucchieri hotel e strutture turistiche. Ora in Spagna si può partecipare ai funerali e sono state riaperte le spiagge dalle 6 alle 10 sotto la supervisione della polizia.