Donne come risorsa per il lavoro
Il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, ha commentato così il Report, facendo peraltro notare che solo nelle professioni intellettuali il 54% è donna.
Le donne apportano un contributo rilevante all’occupazione in termini di qualificazione e competenza, che non può disperdersi ulteriormente.
Per questo è necessario attuare un mix di politiche – dal potenziamento dell’offerta e dell’accessibilità dei servizi che favoriscono la conciliazione vita-lavoro a percorsi formativi spendibili nel mercato del lavoro – che sostengano concretamente l’occupabilità delle donne, arginando il rischio che molte di loro possono chiamarsi fuori dal circuito lavorativo.
L’innovazione dell’organizzazione del lavoro rappresenta da questo punto di vista un obiettivo prioritario, soprattutto per consentire un nuovo e adeguato ricorso allo smart working in questa seconda fase critica della pandemia.
La crisi sanitaria può essere l’opportunità per molte aziende per rivedere i propri modelli organizzativi e renderli più flessibili alle esigenze delle donne, così da poter superare quelle storiche contraddizioni che caratterizzano il lavoro femminile nel nostro Paese.
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