COVID-19 e imprese
A partire dal 4 maggio 2020 è entrato in vigore il Dpcm del 26 aprile che ha dato ufficialmente il via in Italia alla cosiddetta Fase due dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, alleggerendo regole e vincoli per gli spostamenti rispetto a quelli imposti dal lockdown e avviando la graduale riapertura delle attività produttive.
Dal 4 maggio è infatti ripartita la ristorazione da asporto per bar, ristoranti e simili, che si va ad aggiungere all’attività di consegna a domicilio già ammessa e sono ripartite diverse attività produttive e industriali, le attività per il settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso ad essi correlati, con l’obbligo di rispetto delle regole vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.
Vediamo dunque, grazie al contributo che ha inviato a PMI.it l’avvocato Luca Camaggi, realizzato sotto forma di infografica sulla base di quanto chiarito dal Ministero della Salute con le FAQ sulla Fase 2, le misure organizzative del lavoro e possibili responsabilità del datore di lavoro e dell’impresa, in caso di trasgressione alle misure di contenimento del COVID-19.