Conti correnti: come valutare il costo
Per capire quale sarà il costo finale complessivo del proprio conto corrente, dall’8 gennaio non bisogna più fare riferimento all’Isc (Indicatore sintetico di costo annuo), bensì il all’Icc (Indicatore complessivo dei costi), in linea con la direttiva Pad dell’UE (2014/92) sui conti di pagamento, in vigore dal primo gennaio 2020, recepita dalla Banca d’Italia.
La novità è che l’Icc tiene conto anche delle spese di rilascio delle carte di pagamento e non più solo del canone.
Questo indice si trova nel nuovo foglio Fid (Documento informativo sulle spese) che ora affianca il Foglio informativo, diventato un elenco analitico delle commissioni.