Mercato libero e tutelato a confronto
A ottobre 2023, considerando le offerte disponibili nel Mercato Libero, è possibile ridurre il costo dell’energia elettrica al kWh fino a un valore minimo di 0,12 €/kWh, incrementato di un piccolo contributo di soli 0,005 €/kWh. Questo prezzo risulta più vantaggioso rispetto all’energia in Maggior Tutela.
Per chi preferisce una tariffa a prezzo bloccato nel Mercato Libero, il costo minimo è di 0,17 €/kWh, con la possibilità di mantenere lo stesso prezzo per almeno 12 mesi. Tuttavia, questa opzione comporta un costo aggiuntivo di 0,005 €/kWh rispetto alle tariffe a prezzo variabile.
La differenza principale tra queste due opzioni è che le tariffe a prezzo bloccato offrono una protezione a lungo termine dai rincari, mentre le tariffe a prezzo variabile subiscono aggiornamenti mensili in base all’andamento del mercato all’ingrosso. È importante notare che, inizialmente, la differenza di prezzo tra queste due tipologie di tariffe era maggiore, ma negli ultimi tempi, si è ridotta significativamente.
Il Mercato Tutelato, d’altra parte, aggiorna i prezzi ogni tre mesi in base all’andamento del mercato all’ingrosso, il che significa che i clienti possono sperimentare fluttuazioni significative nei costi dell’energia. La scelta tra il Mercato Libero e il Mercato Tutelato, così come tra tariffe a prezzo variabile e a prezzo fisso, dovrebbe essere basata sul profilo di consumo e sul desiderio di stabilità nei costi energetici.