Alternative al POS e alle carte
Come alternativa al contante si sono fatti ampiamente strada negii ultimi anni strumenti flessibili come le Mobile App. Tra le più note: Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay.
Si tratta di sistemi di pagamento contactless che si appoggiano ad un Wallet (portafogli virtuale) e in genere alla tecnologia di comunicazione ravvicinata NFC. E’ sufficiente associare le proprie carte al sistema di pagamento per pagare poi con lo smartphone in negozio, al supermercato, nel tax, ai distributori automatici e dovunque sia stato abilitato il servizio.
Si tratta di servizi che supportano carte di debito e carte di credito emesse dalla maggior parte degli istituti bancari (sia i più tradizionali sia quelli più innovativi) e dei circuiti di pagamento (da MasterCard a Maestro e Visa, solo per fare un esempio).
In alcuni casi, come con Satispay, non serve neppure la carta: basta associare il proprio conto (segnalando l’IBAN) per poi effettuare micro-pagamenti attraverso il cellulare. Una soluzione ibrida è quella PayPal, che richiede un conto virtuale associato al proprio conto reale, ma che poi non richiede la comunicazione dei propri dati, né carte, al momento dell’acquisto. Basta segnalare la propria email. O ancora Bancomat Pay (che si associa alla app della banca o al proprio e-banking).
Anche in tema di sicurezza delle transazioni i vecchi timori sono in via di superamento, complici le nuove regolamentazioni (PSD2) che hanno imposto dal 2021 l’autenticazione a due fattori.