Cedolare secca sugli affitti: quando conviene
La convenienza della cedolare secca, rispetto al regime IRPEF, va calcolata caso per caso, tenendo conto del fatto che in caso di cedolare secca:
- si rinuncia a chiedere, per l’intera durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione, anche se contrattualmente previsto, compresa la variazione accertata dall’ISTAT;
- in fase di dichiarazione dei redditi la cedolare secca si applica sul 100% del canone incassato annualmente, mentre il canone annuo di locazione senza cedolare secca, ovvero in regime IRPEF, viene dichiarato al 66,5% in caso di contratti a canone concordato e per studenti universitari fuori sede (al 95% nel caso di contratti a canone libero);
- il reddito totale su cui calcolare l’ISEE implicherà un valore più alto (reddito personale + 100% del reddito da locazione), rispetto all’applicazione del regime IRPEF (reddito personale +il 95% o 66,5% del reddito da locazione);
- sul reddito assoggettato a cedolare non è possibile fruire di deduzioni e detrazioni.
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