Bonus ricerca e sviluppo per il Sud
Il Bonus ricerca e sviluppo per il Sud è un credito d’imposta maggiorato rispetto al resto d’Italia, sarà attivo fino al 2024 e potrà arrivare al 25%, 35% o 45% per le grandi, medie e piccole imprese del Mezzogiorno che investono in innovazione e R&S, rispetto al al 10% o al 20% del resto d’Italia.
L’agevolazione spetta alle imprese con sede centrale o operativa nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il credito può essere utilizzato solo in compensazione, suddiviso in 3 quote annuali di uguale importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui è stato maturato, senza l’applicazione dei limiti annuali di 250.000 euro per i crediti da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi e 2 milioni di euro per i crediti d’imposta e i contributi compensabili o rimborsabili.
Il credito d’imposta non può essere ceduto o trasferito nemmeno all’interno del consolidato fiscale, non contribuisce al reddito d’impresa né alla base imponibile IRAP, non influisce sul calcolo della percentuale di deducibilità degli interessi passivi, né sui criteri di inerenza delle spese e degli altri componenti negativi.
Il credito può essere cumulato con altri benefici riconosciuti per gli stessi costi, a condizione che il cumulo, considerando anche l’assenza di contributo alla formazione del reddito e dell’imponibile IRAP, non superi il costo sostenuto.