Internet è democrazia, è lavoro, è libertà. In pratica, un diritto inalienabile: lo pensa la stragrande maggioranza della popolazione, come spiega il recente sondaggio Bbc World Service che ieri ha fatto il tam-tam in Rete.
Il 79% dei 27mila cittadini intervistati, considera Internet un diritto fondamentale dell’uomo, confermando le medesime posizioni UE su accesso al Web e banda larga.
Tra gli utenti Web questa convinzione si rafforza, facendo salire la percentuale all’87%. Dunque l’utilizzo costante di Internet e la sua diffusione aiuterebbero a comprenderne l’importanza.
A dimostrarlo ulteriormente è la Corea del Sud, dove la quasi totalità della popolazione (96%) riconosce il ruolo fondamentale della Rete. Anche la Turchia batte l’Unione Europea, con una percentuale del 90%.
Il discorso cambia quando si chiede agli utenti se ritengono che la Rete necessiti di una regolamentazione da parte dei governi: proprio dove Internet è più diffuso, come la Corea del Sud, la quasi totalità dei cittadini non vorrebbe alcun intervento. La pensano ugualmente i Nigeriani, mentre in Cina e nei Paesi Europei la popolazione si divide tra chi chiede più controllo e chi è soddisfatto così.
A sorpresa, tra i più reticenti nell’utilizzo delle nuove opportunità offerte dalla Rete ci sono i tedeschi: solo il 18% dichiara di utilizzare internet per accedere ai social network, spalleggiato dal 72% che ritiene il Web il luogo meno adatto per esprimere le proprie opinioni.
A frenare un maggiore utilizzo della Rete sono le preoccupazioni legate alla possibilità di incorrere in frodi online (32%), in contenuti inadeguati, violenti o pornografici (27%), in violazioni della privacy (20%), in censure statali (6%) e nello strapotere delle aziende (3%).