Akamai ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet relativo al secondo trimestre 2011. L’Italia si piazza al nono posto tra i 10 Paesi europei con più indirizzi IP unici e si distingue per la più ampia crescita, nonostante si piazzi ancora una volta agli ultimi posti per velocità di connessione media offerta agli utenti.
Un paese che cresce nella sua dimensione digitale, insomma, ma al tempo stesso un paese attanagliato da un digital divide cronico che limita in buona parte le prospettive di crescita economica: a pesare è il bicchiere mezzo vuoto, ma occorre guardare anche agli aspetti positivi. In Italia, ad esempio, cresce di ben 5,4 punti percentuali la penetrazione di Internet rispetto al mese precedente; segue la Spagna con una crescita dell’1,7%, Gran Bretagna e Francia con un aumento dell’1,4 e 1,3% rispettivamente, mentre la Germania ha totalizzato un modesto +0,4%.
Per quanto riguarda la velocità media di connessione, la classifica appare come di consueto dominata dalle città asiatiche e sono solo 9 le città europee che rientrano nella Top 100: Brno, in Repubblica Ceca, è la città più veloce d’Europa (55esima posizione) con una velocità media di connessione di 8,3 Mbps. Seguono Ginevra, al secondo posto, con 8,2 Mbps e Riga, in Lettonia, al terzo posto, con 8,1 Mbps.
Per quanto riguarda l’Italia, la velocità media di connessione si è attestata nel primo trimestre 2011 a 4,2Mbps, con un aumento di 0,5Mbps rispetto al trimestre precedente. Seppure si segnali una crescita nell’adozione della connettività high broadband (5Mbps e oltre), l’Italia resta ancora al primo posto tra i paesi europei per il maggior numero di connessioni lente (al di sotto di 1Mbps).
Per quanto riguarda la connettività mobile, La velocità media di connessione offerta dai provider mondiali va da un massimo di poco più di 5 Mbps a un minimo di 209 kbps. In Italia si evidenzia un certo divario tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3,8 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1,2 Mbps).
Il rapporto analizza infine il traffico legato agli attacchi da reti mobili: a sorpresa, gli Stati Uniti diventano il Paese che ha veicolato il maggior numero di offese nel corso del secondo trimestre 2011, togliendo così il primato all’Italia, che scende in seconda posizione (-14%).
Il Rapporto “State of the Internet” è disponibile, previa registrazione, all’interno del portale Akamai.