Diffondere la cultura della digitalizzazione per aiutare le imprese a modernizzarsi ed emergere in un mercato in costante evoluzione: è la strategia di cui ci parla Stefano Venturi, Ad del Gruppo Hewlett Packard in Italia e Corporate VP, che PMI.it ha incontrato a margine di ForumPA 2015, occasione di incontro e confronto con realtà del settore pubblico locale e nazionale. Per la Pubblica Amministrazione, infatti, il HP rende disponibili infrastrutture abilitanti, competenze professionali ed esperienze maturate a livello internazionale e tradotte in soluzioni innovative, disegnate e realizzate su misura.
Con quali strategie e tecnologie HP punta a rinnovare e modernizzare la PA?
HP punta su infrastrutture open, standard e flessibili, promuovendo la federazione e il riuso di risorse per consentire una maggiore produttività per il settore pubblico anche in termini di efficientamento, semplificazione e modernizzazione, nonché di maggiore trasparenza. Tali innovazioni consentono ai governi di essere più agili e flessibili e li aiutano a migliorare la qualità di vita dei cittadini, promuovendo la crescita economica e creare comunità sostenibili.
=> Infrastrutture IT di ultima generazione con HP
Cloud, Big Data, mobilità e sicurezza stanno infatti influenzando le esigenze dei cittadini in tema di semplificazione, accesso flessibile e personalizzato ad informazioni e servizi della PA, modificando radicalmente il modo in cui la tecnologia viene fruita e gestita quotidianamente. Tutto questo determina un “nuovo stile dell’IT”, che può aprire nuovi scenari di servizi ed interazione con la pubblica amministrazione, ponendo al centro le esigenze dei cittadini.
Qualche esempio di PA italiana che ha adottato su larga scala i prodotti HP per modernizzare i rapporti con cittadini e imprese?
In Italia un esempio rilevante dell’impegno di HP a supporto della PA è rappresentato dalla collaborazione pluriennale con il MIUR per la digitalizzazione di più di 20 milioni di linee di codice applicativo, appartenenti a più di 19.000 programmi software, con vantaggi per tutto l’ecosistema di istituti, insegnanti, famiglie e studenti – e una riduzione del portfolio applicativo del 33%, proprio grazie all’eliminazione di funzionalità obsolete o ridondanti.
Come funziona CoderDojo e che risultati sta dando?
HP ha aderito a CoderDojo, movimento globale non-profit nato nel 2011 in Irlanda per la promozione del pensiero computazionale (coding) tra i ragazzi. HP ha aperto tre centri permanenti CoderDojo in Italia, a Milano, Roma e Bari. Grazie al supporto dei propri volontari, HP offre gratuitamente ai giovani dai 7 ai 17 anni, eventi formativi per un utilizzo consapevole e ‘collaborativo’ delle tecnologie digitali. Da ottobre 2014 ad oggi sono stati coinvolti oltre 500 ragazzi erogando più di 1500 ore di formazione, a cura di oltre 100 volontari di HP, esperti tecnologici “certificati”.
Quali sono le ultime novità di HP per le PMI italiane?
L’evoluzione digitale rende oggi possibili opportunità innovative finora non accessibili al mondo PMI. Anche start-up o piccole realtà di impresa possono accedere ad un’offerta tecnologica di alto livello, tradizionalmente riservate solo al budget delle grandi aziende: questo è possibile, ad esempio, acquistando capacità computazionale attraverso il cloud. Si tratta di una trasformazione importante, in cui HP si pone come partner tecnologico per offrire l’agilità e la velocità necessarie per il “Nuovo Stile di Business”, abilitato dall’IT. HP propone infatti un ampio portafoglio di prodotti, soluzioni e servizi costruiti intorno alle esigenze delle piccole e medie imprese.
=> Cloud HP: the New Style of IT
In che modo il progetto STORM supporta le economie locali?
HP è uno dei principale partner IT che ha affiancato la Commissione Europea per il progetto STORM Clouds (Surfing Towards the Opportunity of Real Migration). Tale progetto prevede di supportare le amministrazioni comunali di Valladolid (Spagna), Águeda (Portogallo) e Salonicco (Grecia) a rilanciare le economie locali mediante l’utilizzo del cloud. L’obiettivo è la realizzazione di servizi pubblici cross-border semplici e sostenibili e il miglioramento dell’accesso ai servizi chiave per i cittadini dell’Unione Europea, fornendo alle amministrazioni comunali linee guida utili per la fornitura di servizi basati su cloud, quali e-democracy, risparmio energetico, monitoraggio dell’inquinamento ambientale e prevenzione del crimine. In linea con l’Agenda Digitale Europea, il progetto STORM ha lo scopo di accelerare la ‘cloudification’ dei servizi pubblici in tutta l’Unione Europea. Attraverso la sperimentazione diretta nelle tre città pilota, il progetto esplorerà come indirizzare lo shift richiesto dalle autorità pubbliche verso un provisioning cloud-based dei servizi.