Decreto Sviluppo: nel testo potrebbe davvero esserci il condono fiscale. Una ipotesi confermata dallo stesso Silvio Berlusconi, che ha parlato di “suggerimenti presentati dal Governo”. Tra le misure al vaglio, anche il il silenzio-assenso per costruire per le imprese edili (dopo 90 giorni dalla richiesta).
Sul fronte imprese, nel Decreto Sviluppo si punterebbe alla riduzione di controlli e adempimenti, che saranno proporzionali al rischio inerente l’attività, e programmati per evitare duplicazioni.
Allo studio c’è anche la defiscalizzazione per le società di progetto affidatarie della realizzazione di nuove infrastrutture: fino al 25% del gettito IVA riconducibile al funzionamento dell’opera, per un massimo di 15 anni (agevolazione che andrebbe a sostituire il contributo pubblico).
Per gli incentivi al Fotovoltaico sembra confermata l’ipotesi della perequazione, con l’obiettivo di concedere più fondi alle zone con minore rendimento.
Diventa inoltre concreta la possibilità che le PA possano cedere i debiti contratti con le aziende agli istituti di credito e alle società di factoring. In questo modo le imprese, soprattutto le Pmi, potranno ricevere tempestivamente i pagamenti dovuti. In più fino al 31 dicembre 2013 si sperimenteranno in tutta Italia le “zone a burocrazia zero“.
Per professionisti e piccole imprese spunta la possibilità di trasportare in proprio fino ad un massimo di 30 kg di materiale usato al giorno verso l’impianto di smaltimento (termodistruzione).
Multe salate, da 300 a 1800 euro, arriveranno invece al settore del turismo e in particolare agli albergatori che saranno trovati a violare le disposizioni sulle modalità di registrazione dei clienti alloggiati.