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Approvate dal Parlamento Ue la riforma IVA, che razionalizzerà le aliquote per combattere le frodi fiscali nelle attività imprenditoriali e spingere gli imprenditori europei ad investire nei Paesi comunitari (dove il regime IVA è più semplice). È quanto prevede il Libro Verde sul futuro dell’aliquota Iva – redatto da Antonio Pagano (Pdl) e approvato in seduta plenaria a Strasburgo.
Un programma in 17 punti in cui c’è la richiesta di riservare più attenzione alle Pmi tramite aliquote ridotte o soglia di esenzione IVA estesa a tutta la Ue così da agevolarne l’accesso al mercato interno.
L’obiettivo è avviare riforme IVA che portino ad un’unica aliquota normale e un’unica aliquota agevolata, nell’ottica di una possibile revisione a livello europeo.
Nella risoluzione vengono inoltre richieste aliquote ridotte sono anche richieste prodotti eco-compatibili così da renderli maggiormente competitivi sul mercato.
La riforme IVA punta poi a: taglio degli oneri amministrativi; strumenti digitali (fatturazione elettronica e tracciabilità delle transazioni) per combattere l’evasione fiscale; tassazione delle operazioni calcolata in base allo Stato Membro d’origine; estensione del “reverse charge“; applicazione dell’Iva per cassa alle operazioni tra soggetti passivi Iva; riduzione del numero delle partite Iva.