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Costruzioni e Industria: fallimenti in calo

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 12 Giugno 2015
Aggiornato 26 Gennaio 2016 16:08

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In calo quasi del -3% le procedure fallimentari delle imprese italiane, in calo per la prima volta dopo quasi 3 anni.

Fallimenti in calo per le imprese italiane, per la prima volta dopo 30 mesi, ovvero dal secondo trimestre del 2012. È quanto emerge dal rapporto trimestrale del Cerved: nei primi tre mesi del 2015 sono state 3.800 le imprese che hanno aperto una procedura fallimentare, pari al -2,8% rispetto al primo trimestre 2014. A chiudere i battenti nel primo trimestre 2015 sono state in totale 21 mila imprese, considerando quelle che hanno avviato procedure concorsuali non fallimentari e liquidazioni volontarie (16,5 mila, -2,9%). Un dato in calo del -3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Analisi settoriale

L’industria è il settore in cui si registra il miglioramento più evidente. Bene anche il settore delle costruzioni, tra i più colpiti dalla crisi economica, anch’esso con un positivo calo di fallimenti, procedure non fallimentari e di liquidazioni volontarie. Più in particolare, a livello settoriale, nel primo trimestre 2015:

  • le imprese manifatturiere hanno aperto 560 procedure fallimentari, pari al -15,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno;
  • la fabbricazione di mezzi di trasporto ha fatto registrare un calo pari al -36,1%;
  • la metallurgia del -30,2%;
  • le costruzioni del -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.

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Analisi territoriale

A livello territoriale si registrano notevoli differenze:

  • bene il Nordovest con un sostanziale calo del -9%;
  • bene anche il Mezzogiorno con il -4,2%;
  • male invece il Nord Est con i fallimenti in aumento del +5,1%.

Tra le Regioni che fanno registrare il maggiore calo di fallimenti sono:

  • Marche (-25,3%);
  • Toscana (-20,1%);
  • Sicilia e Piemonte (-16,7%).

Quelle in cui aumentano di molto sono invece:

  • Umbria (+29,7%);
  • Lazio (+22,6%);
  • Abruzzo (+20,3%).

Forma giuridica

Tra le imprese analizzate, sono le società di persone ad aver segnato una diminuzione dei fallimenti più accentuata (-12,9%).

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Pagamenti più puntuali

Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved, fa notare:

«Dopo quasi tre anni, i dati relativi alle chiusure sono finalmente positivi con un miglioramento diffuso a tutte le procedure che monitoriamo nell’Osservatorio. Chiudono meno imprese e quelle rimaste sul mercato pagano prima i fornitori: con la ripresa già in atto ci aspettiamo nei prossimi mesi un rafforzamento di questo trend positivo».

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