Immobiliare non residenziale: mercato in ripresa

di Francesca Vinciarelli

1 Giugno 2015 09:30

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Torna a crescere il mercato immobiliare non residenziale italiano: i dati del Rapporto dell’Agenzia delle Entrate e di Assilea sulle compravendite di negozi, uffici e capannoni nel 2014.

Torna il segno positivo davanti all’andamento del mercato immobiliare non residenziale dopo sette anni di flessione: a segnalare l’inizio della ripresa è il Rapporto immobiliare non residenziale 2015 realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e di Assilea (Associazione nazionale delle società di leasing) sui dati delle compravendite di negozi, uffici e capannoni nel 2014.

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Più in particolare lo scorso anno il settore commerciale è cresciuto del +5,7%, quello produttivo del +3,6%, a segnare l’unico dato negativo è il mercato del terziario (-4,6%): nel complesso la crescita è stata del +3%. Dati positivi sui quali però, va sottolineato, ha influito il nuovo regime per le imposte di registro, ipotecaria e catastale in vigore dal 1° gennaio 2014, che ha fatto slittare la gran parte dei rogiti, relativi agli acquisti effettuati a fine 2013, ai primi mesi del 2014. Senza tale effetto la crescita si sarebbe fermata a quota +1,3%. In totale, il valore di scambio delle tre tipologie non residenziali è pari a circa 12,6 miliardi di euro, in lieve crescita (mezzo miliardo di euro) rispetto all’anno precedente e ancora lontano dai valori registrati nel 2008 di circa 25 miliardi di euro.

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Compravendite di negozi

Le compravendite di negozi sono state 22.271 (+ 5,4%):

  • +10,2% nelle regioni del Nord Ovest;
  • +5,3% al Sud;
  • +4,1% nel Nord Est;
  • +3,6% al Centro;
  • +54,2% a Bologna;
  • +21,2% a Verona;
  • +20,9% a Torino;
  • -11,7% a Palermo;
  • -15% a Venezia (-15%);
  • -38,8% a Catania (-38,8%);
  • stabili a Roma e Firenze.

Il prezzo medio di vendita è stato di 1.686 €/mq, in deciso calo (-3,9%) rispetto all’anno precedente, in particolar modo nel Lazio (-12,7% per una media di 2.549 €/mq).

Compravendite di capannoni

Per quanto riguarda i capannoni, le compravendite sono state 9.600 compravendite, pari al +3,6% su base annuale:

  • +8% al Nord;
  • -4,8% al Centro;
  • -3,9% al Sud;
  • -19,6% nelle Isole.

La quotazione media registrata è stata pari a 525 €/mq, in calo del -1,3% rispetto al 2013.

Compravendite di uffici

Le compravendite di uffici sono state 8.808 compravendite, pari al -5% rispetto al 2013:

  • -14,4% al Centro;
  • -6,5% al Nord Est;
  • -3,4% al Nord Ovest;
  • +4,5% al Sud;
  • +4,9% nelle Isole.

La quotazione media è stata di 1.485 €/mq, in diminuzione del -2,2% rispetto al 2013.

Leasing immobiliare

In crescita anche il leasing immobiliare, sia per il numero di stipule (+21,4%) che per il valore dei finanziamenti (+38,3%). Un mercato alimentato dalla crisi, riuscendo a dare una risposta immediata alle necessità di finanziamento di nuovi capannoni, magazzini o uffici di numerose PMI. Un trend che è proseguito in questa prima parte del 2015: nel primo quadrimestre è stata registrata una crescita del + 3,2% in termini di numero di contratti di leasing e del + 2,5% in termini di valore stipulato. Si tratta nella metà dei casi (49,9% in valore e 49,5% nel numero) di immobili industriali, mentre risulta in diminuzione la quota di immobili commerciali (-28,4% in valore, pari al -1,5% sul 2013). Aumenta invece la percentuale di alberghi e centri ricreativi, che raggiunge il 5,4% in valore, e degli immobili a uso ufficio (circa il 12% in valore, per una crescita del +1,3%).

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Prospettive

Sul fronte delle prospettive, Assilea sottolinea che:

“Per recuperare la contrazione dello stipulato immobiliare degli scorsi sei anni occorre un intervento legislativo a costo zero che vada a tipizzare il contratto di leasing, regolando il comportamento delle parti in caso di default, tutelando cliente e società di leasing, riducendo i costi dell’apparato giudiziario, ma soprattutto consentendo procedure più snelle per la rivendita dei beni, utili a smaltire le sofferenze accumulate nel recente passato. Nell’ottica di individuare strumenti innovativi per dare corpo alla ripresa economica si è posto infine il disegno di legge presentato dalla sen. Camilla Fabbri, per estendere i contratti di leasing alla prima casa per i giovani di età inferiore ai 35 anni e con un reddito massimo di 55.000 euro”.

Fonte: Rapporto Immobiliare OMI 2015 – rif mercato 2014.