Apple ha finalmente aperto il servizio iBookStore anche al mercato librario italiano, dopo Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Australia e Canada; editori grandi e piccoli possono ora sfruttare un veicolo “magico” ed estremamente diffuso come l’iPad per distribuire le loro opere.
Sono 25 i nuovi mercati ad aver aperto le porte all’iBookStore, tra cui paesi europei come Portogallo, Romania, Irlanda, Grecia e Danimarca, il che apre agli editori italiani la possibilità di distribuire opere anche in lingua straniera. L’operazione è alquanto semplice: è sufficiente utilizzare il pannello iTunes Connect e scegliere il paese ove pubblicare il contenuto (ora dell’elenco fa parte anche l’Italia).
Liberato dalla polverosa presenza di soli titoli vecchi e fuori copyright, il market di Apple appare ora una brillante promessa anche per il mercato italiano del libro. Secondo quanto emerso in queste ultime ore, il numero di libri presenti nel market sarebbe in costante e rapida ascesa, con titoli per tutti i gusti e prezzi.
In prima posizione tra i libri più venduti, Beppe Severgnini con “Un italiano in America” (4,99 euro); seguono due libri di Steve Jobs nelle prime 5 posizione e chiude la top ten un classico come “I Promessi Sposi”.
Apple passa quindi al contrattacco dopo l’annuncio di Kindle Fire, il tablet di Amazon proposto come strumento ideale per la fruizione di libri, riviste e contenuti multimediali in generale. Amazon ha dalla sua parte un potente ecosistema legato alla distribuzione digitale ma non è ancora pensato per il mercato italiano; l’iPad è invece appena diventato un ottimo lettore di ebook anche per chi parla italiano e punto di riferimento per il mercato librario. E questo al momento fa al momento la differenza.