Una proroga per la presentazione della dichiarazione, ma anche la possibilità per il contribuente di effettuare correzioni nel caso di errori del Fisco nella predisposizione del 730 precompilato: sono due delle ipotesi al vaglio per far fronte ai problemi riscontrati in questo primo anno di debutto del 730 precompilato. Il punto è che, al di là delle prevedibili difficoltà dei contribuenti, e dei professionisti dell’assistenza fiscale, alle prese per il primo anno con il 730 precompilato, ci sono anche errori nei modelli predisposti.
=> 730 precompialti: una soluzione agli errori
In questa settimana si sono svolti i primi incontri fra tecnici dell’Agenzia delle Entrate, INPS e CAF per trovare le soluzioni alle maggiori criticità. Il problema principale è rappresentato dal calcolo dei giorni lavorativi per determinare le detrazioni da lavoro dipendente: nel caso in cui il lavoratore abbia più di un sostituto d’imposta nel 2014, il sistema non riesce a calcolare correttamente i giorni lavorati, e ad applicare le relative detrazioni. Altro punto critico, le deduzioni per clof e badanti.
In questi casi, il contribuente è praticamente obbligato a operare modifiche al 730 preocompilato, con la conseguenza che non può accettare la dichiarazione così com’è. Non è solo una complicazione in sede di compilazione, questo ha anche un impatto sui controlli: la norma prevede che il contribuente che accetta senza modifiche la dichiarazione non possa essere sottoposto a controlli fiscali, che vengono invece effettuati regolarmente (con le stesse modalità di tutti gli anni) nel caso in cui la dichiarazione venga modificata.
=> 730 precompilato: come inserire modifiche
Come intervenire? Ci sono molteplici richieste di proroga, e non è eslcuso che il governo intervenga in questo senso (si parla di uno slittamento al 17 luglio, rispetto all’attuale scadenza che, lo ricordiamo, è il 7 luglio). Ma l’eventuale proroga non risolve il problema degli errori del Fisco nella predisposizione del 730 precompilato. Qui, si discute di diverse ipotesi, fra cui quella per cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe inviare un avviso ai contribuenti che hanno commesso errori legati a dati mancanti o non corretti nel modello precompilato, permettendo loro di effettuare, successivamente un nuovo invio (annullando quello precedente).
=> 730 precompilato: come correggere gli errori
Ci sono anche altre soluzioni, ad esmepio quella di permettere questo nuovo invio solo attraverso CAF o professinisti abilitati (sempre annullando la dichiarazione precedente). Infine, è possibile che il Fisco si limiti a segnalare al contribuente la possibilità di presentare un 730 integrativo entro il 26 ottobre, oppure di correggere la dichiarazione presentando il modello UNICO (queste sono le strade tradizioali per correggere qualsiasi errore commesso in dichiarazione).