Il «potenziale dell‘Italia è immenso». E uno dei maggiori punti di forza del paese è rappresentato dalla cultura imprenditoriale, e dalla capacità delle famiglie di fare impresa. Parola di banchiere centrale europeo. Jean Claude Trichet, che fra un mese lascerà il vertice di Francoforte all’attuale governatore di Bankitalia, Mario Draghi, in un’intervista al Corriere della Sera ha avuto parole particolarmente incoraggianti per l’Italia. E in particolare per quel mondo delle imprese di cui le Pmi rappresentano, in Italia, una struttura portante.
Trichet ritiene che, dopo le manovre varate nel corso dell’estate, l’Italia debba adesso spingere sulla crescita, mettendo in campo «ogni azione diretta ad attuare riforme strutturali in grado di stimolare di più la crescita e aumentarne il potenziale». Perchè, appunto, «il potenziale dell’Italia è immenso, mentre la crescita non è in linea con le capacità complessive del paese». Dunque «le azioni volte a liberare le forze produttive italiane» devono essere una priorità.
E «uno dei punti forza maggiori» del sistema Italia è costituito dallo «spirito imprenditoriale». Trichet sottolinea poi la «capacità individuale delle famiglie a fondare un’impresa, ad assumere dei rischi» e definisce «eccezionale» la «devozione alla vita d’imprsa». Detto questo, fra le riforme auspicabili ci sono le misure per migliorare la flessibilità del mercato del lavoro. Altre misure utili per aumentare la crescita: liberalizzazione delle professioni, istruzione, training.