La Corte di Cassazione ha stabilito quando i costi dei servizi possono essere portati in deduzione da parte delle società. Più in particolare i costi sono deducibili nell’esercizio in cui la prestazione viene ultimata al di là del momento in cui viene emessa la fattura ed effettuato il pagamento.
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Con la sentenza n. 9068/2015 la Corte di Cassazione, sezione Tributaria, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, precisando che i costi relativi a prestazioni di servizio sono di competenza dell’esercizio in cui le prestazioni medesime sono ultimate, ai sensi dell’art. 109 del TUIR. Non ha invece alcun rilievo il momento in cui viene effettuato il pagamento o emessa la relativa fattura.
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Unica eccezione i contratti di locazione, mutuo, assicurazione o altri accordi che danno vita a corrispettivi periodici. In questi casi le spese sono imputabili all’esercizio di maturazione dei corrispettivi stessi. Tuttavia, i componenti negativi che concorrono a formare il reddito possono essere imputati all’anno di esercizio in cui ne diviene certa l’esistenza, qualora di tali qualità fossero privi nel corso dell’esercizio di competenza. (Fonte: sentenza n. 9068/2015 della Corte di Cassazione).