Il mercato ICT italiano non si sta risollevando: il primo semestre 2001 han registrato un andamento in caduta libera che non accenna a invertire rotta. Ne emerge un trend negativo e con poche speranze di ripresa: le previsioni lasciano presagire infatti un potenziale peggioramento. La fotografia è quella scattata da SIRMI.
I dati parlano chiaro: l’IT chiude il secondo trimestre a 5.064,9 milioni di euro, segnando un calo del 3,8% anno su anno (-3,4% rispetto al 2009). In particolare, il segmento Hardware segna -5,9% fermandosi a 1.768 milioni di euro, con -5,2% e -3,8% di Servizi e Sviluppo. Solo il settore Software segna un percentuale di crescita dello 0,9%.
Non va molto meglio per il settore Telecomunicazioni e Telefonia Mobile, uno dei pochi settori che sembrava in grado di reggere dignitosamente gli attacchi della crisi: la Telefonia Fissa segna infatti -1,7% con una spesa di 4.203,3 milioni di euro, con il settore Mobile a -0,3%, per un totale di 5.626 mln di euro.
Complessivamente, quindi, l’intero comparto ICT segna un -1,9% rispetto all’anno precedente, a 14.894,2 milioni di euro. Secondo SIRMI, nei prossimi mesi le cifre potrebbero mostrare segni ancor più negativi, con un mercato Pc sempre più debole, che peserà in maniera particolare sull’andamento generale del mercato.