Tempi duri per il SISTRI, e non solo per le polemiche sollevate da imprese e operatori insoddisfatti: dopo il salvataggio in manovra finanziaria con proroga al 2012, la Commissione Ecomafie e i Pm di Napoli stanno indagando sul sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi.
La commissione parlamentare d’inchiesta che si occupa degli illeciti commessi nel ciclo dei rifiuti vuole capire perché il SISTRI sia da anni al palo per disservizi tecnici, prorogato una quantità innumerevole di volte.
In più il sistema voluto dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo è sotto la lente dei Pm di Napoli, che vogliono fare luce sul mancato appalto: il SISTRI è stato infatti affidato senza gara a Selex e Viacom (gruppo Finmeccanica).
La Prestigiacomo, in proposito alla secretazione della procedura per la predisposizione del sistema, ne avrebbe già chiesto la rimozione alla presidenza del consiglio.
Sulla questione dei continui rinvii del SISTRI, il ministro ha invece affermato: «spero non ci saranno ulteriori proroghe e che non si tenti il giochino di utilizzare il milleproroghe. Occorrerà vigilare: la scadenza di febbraio deve essere inderogabile».