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CAF: ruolo, compensi e funzioni

di Nicola Santangelo

Pubblicato 4 Maggio 2015
Aggiornato 14 Giugno 2017 11:10

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Incarichi, funzioni e compensi di un CAF relativi a tutte le attività svolte, dalla dichiarazione dei redditi all’invio dei dati all’amministrazione finanziaria.

Il CAF (Centro di Assistenza Fiscale) può avvalersi di società di servizi e, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 175 del 21 novembre 2014, anche di lavoratori autonomi che agiscono in nome e per conto del CAF stesso, che si assume la piena responsabilità in entrambi i casi. Fra le attività svolte dal CAF si individuano:

  • elaborazione e predisposizione delle dichiarazioni tributarie;
  • redazione delle scritture contabili;
  • verifica della conformità dei dati esposti nelle dichiarazione dei redditi;
  • consegna al contribuente copia della dichiarazione dei redditi elaborata e del prospetto di liquidazione delle imposte;
  • comunicazione ai sostituti d’imposta del risultato finale delle dichiarazioni dei redditi al fine di permettere loro di eseguire conguagli a credito o a debito in sede di ritenuta d’acconto;
  • invio all’amministrazione finanziaria delle dichiarazioni dei redditi e delle relative scelte per la destinazione dell’otto e del cinque per mille.

=> Come aprire un CAF: regole e requisiti

Visto di conformità

Su richiesta del contribuente, il CAF rilascia un visto di conformità dei dati delle dichiarazioni predisposte, nonché assevera che gli elementi contabili ed extracontabili comunicati all’Amministrazione Finanziaria e rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore corrispondano a quelli risultanti dalle scritture contabili ed altra documentazione idonea.

Assistenza sostituti d’imposta

A prestare assistenza fiscale possono essere anche i sostituti d’imposta nei confronti dei propri sostituiti: questi prestano assistenza fiscale, ricevono ed elaborano le dichiarazioni e le schede per la destinazione dell’otto e del cinque per mille, consegnano al contribuente copia della dichiarazione elaborata e del prospetto di liquidazione delle imposte, eseguono le operazioni di conguaglio e inviano all’Amministrazione Finanziaria le dichiarazioni complete.

Compensi

Per l’attività di assistenza fiscale ai CAF è riconosciuto un compenso pari a 14 euro per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa, e di 26 euro per l’elaborazione e la trasmissione della dichiarazioni in forma congiunta. Tali compensi non costituiscono corrispettivi agli effetti dell’IVA.

CAF-dipendenti

Il recente D.Lgs. n. 175 (modificando l’articolo 7 del D.M. 31/05/1999, n. 164), ha stabilito che i CAF-dipendenti, dopo il primo anno di attività, presentino entro il 31 gennaio, con riferimento all’anno precedente, una relazione in merito alla capacità operativa e sulle risorse umane utilizzate, con indicazione della tipologia di rapporti di lavoro instaurati e alla formazione svolta, all’affidamento a terzi dell’attività di assistenza fiscale e ai controlli effettuati volti a garantire la qualità del prodotto, la qualità e l’adeguatezza dei livelli di servizio e al numero delle dichiarazioni validamente trasmesse all’Agenzia delle Entrate.

Vigilanza

L’Agenzia delle Entrate assolve il compito di vigilanza nei confronti del CAF. Può effettuare accessi, ispezioni e verifiche presso la sede dei CAF e presso le società di servizi di cui questi si avvalgono per controllare la sussistenza dei requisiti necessari.

Inoltre l’Agenzia (comma 2-ter introdotto nell’articolo 7 del Decreto n. 164/1999 da parte del D.Lgs. 175) verifica che il numero delle dichiarazioni validamente trasmesse da ciascun CAF sia almeno pari all’1% del rapporto risultante tra la media delle dichiarazioni trasmesse nel triennio precedente, e la media di quelle complessivamente trasmesse dai soggetti che svolgono assistenza fiscale nel medesimo triennio.

=> Dichiarazioni Redditi errate: sanzioni per i CAF

Scadenze

I soggetti possessori di redditi di lavoro dipendente e assimilati, obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, possono inoltrarla a un CAF-dipendenti entro il 7 luglio dell’anno successivo a quello cui si riferisce la dichiarazione, unitamente alla documentazione necessaria all’effettuazione delle operazioni di controllo.

Il CAF rilascia una ricevuta come prova dell’avvenuta presentazione della dichiarazione.  Tramite i CAF-dipendenti è possibile presentare anche dichiarazioni integrative, entro il 25 ottobre dell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi (se nella precedente dichiarazione sono stati riscontrati errori, che non incidono sulla determinazione dell’imposta ovvero la cui correzione determina a favore del contribuente un rimborso o un minor debito).

Entro il 7 luglio i CAF comunicano il risultato delle dichiarazioni, consegnano una copia al contribuente e il relativo prospetto di liquidazione,  trasmettono in via telematica all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni predisposte (entro il 10 novembre successivo le dichiarazioni integrative). Conservano le schede relative alle scelte per la destinazione dell’otto e del cinque per mille fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione.