La partenza del bando microcredito PMI, prevista per questo mese di aprile, slitta a maggio, prevedibilmente intorno alla metà del mese: bisogna attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto applicativo del ministero dello Sviluppo Economico del 18 marzo, ora al vaglio della Corte dei Conti, e quindi la successiva circolare operativa del gestore del Fondo, nei successivi 15 giorni. Si tratta del Bando Microcredito che prevede la possibilità di ottenere finanziamenti fino a 25mila o 35mila euro per imprese o autonomi che intendono avviare o sviluppare iniziative imprenditoriali.
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I Consulenti del Lavoro, con la circolare 8/2015 spiegano che il ritardo sulla originaria tabella di marcia è determinato dal fatto che si sta cercando il modo di allargare la platea dei possibili destinatari. Fra le ipotesi allo studio, quella di utilizzare una leva fiscale che consenta di immoblizzare solo una parte della cifra che il ministero stanzia come garanzia. Come noto, al servizio del bando ci sono 40 milioni di euro.
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Quanto l’iter di tutti i provvedimenti sarà terminato, il ministero darà il via libera alle domande, che saranno presentate in via telematica attraverso il sito del ministero. Non ci sarà un click day, precisano i Consulenti del Lavoro, ma una data a partire dalla quale sarà possibile presentare la richiesta di Garanzia.
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Nel frattempo, imprese e autonomi interessati a questa possibilità di Microcredito PMI possono informarsi sia consultando l’apposita sezione del sito del Fondo di Garanzia (clicca qui), sia attraverso lo speciale pubblicato, sempre sul web, dai Consulenti del Lavoro (clicca qui). Sul sito del Fondo di Garanzia vengono illustrate tutte le principali regole del bando: soggetti ammessi ai finanziamenti, attività ammissibili, caratteristiche della garanza e del finanziamento, procedure. I Consulenti del Lavoro hanno predisposto una pagina speciale dedicata al Bando Microcredito PMI, da cui si possono consultare tutte le circolari con le sitruzioni per l’uso, le FAQ (ovvero el risposte alle domande più frequenti), l’elenco dei consulenti del lavoro a cui ci si può rivolgere per avviare la pratica.
Ricordiamo brevemente che l’accesso al Microcredito PMI è consentito a imprese o autonomi e professionisti a partita IVA, che abbiano aperto l’attività da non più di cinque anni, con un massimo di cinque dipendenti, che possono arrivare a dieci nel caso di società di persone, srl semplificate, cooperative, e con una serie di paletti sul fronte dell’andamento di bilancio. Il finanziamento dura sette anni, è pari a 25mila euro, che possono diventare 35mila in alcuni specifi casi. (Fonte: Consulenti del Lavoro)