Il tempo perso dalle imprese per pagare le tasse a loro carico supera i 30 giorni l’anno: un record in Europa. A tirare le somme del tempo speso da professionisti ed imprenditori tra le code agli sportelli, il doversi recare dal commercialista, la compilazione di moduli, registri e documentazioni varie, è la CGIA Mestre sulla base dei dati della Banca Mondiale.
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Si tratta in totale di 269 ore l’anno, pari a 33 giorni lavorativi, contro le 165 ore di media nell’UE. Nell’Unione Europea fanno peggio solo i portoghesi, mentre il Paese meglio posizionato dal punto di vista del tempo speso per pagare le tasse è il Lussemburgo, con 55 ore all’anno. A seguire l’Irlanda con 80 ore, l’Estonia con 81 ore e la Finlandia con 93.
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Certamente in questi anni l’Esecutivo sta cercando di migliorare la situazione e, con riferimento al ai provvedimenti di semplificazione fiscale messi in campo dal governo Renzi, il segretario della CGIA Mestre, Giuseppe Bortolussi, dichiara:
«L’estensione della fatturazione elettronica anche tra imprese private va nella direzione auspicata, tuttavia, è necessario evitare un aumento dei costi amministrativi a carico delle piccole imprese, assicurando a queste ultime non solo l’accesso alle piattaforme informatiche del Ministero delle Finanze, ma anche la fornitura gratuita dei software per la gestione e la conservazione delle fatture».
(Fonte: CGIA Mestre).