Le strutture alberghiere di Udine non attiveranno la tassa di soggiorno, richiesta da alcune istituzioni locali ma bocciata dalla Camera di Commercio.
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Ad annunciarlo è il presidente dell’ente camerale Giovanni Da Pozzo, sottolineando che:
«Imprese, cittadini, consumatori, non ne possono più di imposte, tasse e gabelle, soprattutto, come in questo caso, quando si attivano per sostituire impegni che dovrebbero essere sostenuti invece dalle amministrazioni pubbliche con risorse proprie, e la promozione turistica del territorio è uno di questi».
Turismo locale
È sempre Da Pozzo a mettere in evidenza l’importanza del turismo nel territorio udinese, che grazie alle risorse naturali (mare, montagna, zone collinari, città e centri storici) è in grado di concentrare il 70% di tutto il turismo regionale.
«La CdC di Udine, che rappresenta tutte le imprese, ne accoglie le istanze e anche le proteste: siamo quindi con la maggioranza degli imprenditori, che questa ennesima imposizione non la vogliono. Siamo dalla parte delle imprese che ogni giorno si fanno in quattro per portare avanti con passione e qualità un lavoro così importante e strategico per l’intera economia».