Negli ultimi 15 anni sono raddoppiati i contribuenti che presentano il modello 730, ad evidenziarlo è la CGIA Mestre, in vista della scadenza del 15 aprile, quando icontribuenti avranno accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata:
- nel 1999 i contribuenti che avevano presentato il modello 730 erano poco più di 11.650.000;
- nel 2015, secondo quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, si sfiorerà quota 20 milioni.
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A presentare il maggior numero di modelli 730 sono stati i lavoratori della Lombardia (oltre 3.358.000), del Lazio (oltre 1.792.000) e del Veneto (1.781.000). Fanalino di coda la classifica la Valle d’Aosta con poco più di 46.600 modelli 730 presentati nel 2014. Per il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi:
«Il successo maturato in questi ultimi 15 anni va ricercato nei tempi relativamente brevi con i quali il fisco riesce ora a rimborsare i contribuenti italiani, nel costo tutto sommato contenuto per chi si rivolge ad un CAF o a un professionista e nella relativa semplicità di compilazione per coloro che hanno deciso di redigere in proprio il 730».
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In realtà, compilare da soli il modello 730, senza l’aiuto di un commercialista o del CAF, non è una cosa così semplice ed immediata, perché è necessario essere aggiornati sulle modifiche normative che intervengono continuamente. Come spiega Bortolussi:
«Per coloro che non hanno alcuna conoscenza della materia, ma sono intenzionati a redigere il modello 730 in piena autonomia da qualche anno è possibile consultare un manuale per le istruzioni composto da un centinaio di pagine. Ovviamente, il contribuente non deve studiarlo interamente; tuttavia, deve leggere attentamente i paragrafi che gli interessano direttamente per evitare di perdersi nei meandri del fisco italiano. Un’operazione non certo semplicissima».
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Tra le nozioni più importanti da apprendere per compilare la dichiarazione dei redditi da soli ci sono quelle relative agli oneri che è possibile portare in detrazione presentando il modello 730. Secondo i dati resi noti dalla CGIA Mestre nel 2014 hanno portato in detrazione le spese sanitarie sostenute l’anno precedente :
- quasi 8.900.000 lavoratori dipendenti, ottenendo uno sconto medio di 143 euro;
- quasi 6.500.000 pensionati, per uno sconto fiscale medio pari a 175 euro.
(Fonte: CGIA Mestre).