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Fondi pensione 2015, informativa entro marzo

di Barbara Weisz

Pubblicato 17 Marzo 2015
Aggiornato 21 Luglio 2015 10:02

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Fondi pensione 2015, scade il 31 marzo il termine per l'invio della consueta informativa annuale agli iscritti: precisazioni COVIP sulle novità dopo la Legge di Stabilità.

fondi pensione

Fondi pensione 2015, conto alla rovescia per l’informativa annuale agli iscritti, da effettuare entro il 31 marzo completa di comunicazione annuale e progetto esemplificativo personalizzato. Da anni la COVIP (commissione vigilanza sui fondi pensione) insiste sulla trasparenza di questo adempimento nei confronti degli iscritti. La comunicazione fondi pensione 2015 si arricchisce di nuove informazioni, con le novità introdotte dalla Legge di Stabilità in tema di tasse sui rendimenti.

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La manovra ha alzato al 20% l’aliquota fiscale, dal precedente 11%, con effetto retroattivo sul 2014, compensando almeno in arte l’aumento con un credito d’imposta del 9% per gli investimenti in infrastrutture. Con una circolare del gennaio scorso (numero 2/2015) l’Agenzia delle Entrate aveva già fornito le istruzioni sulla corretta tassazione da applicare alla luce delle novità normative, con particolare riferimento alla retroattività sul 2014 delle nuove aliquote. Ora una circolare COVIP del 6 marzo chiarisce alcuni punti utili per le comunicazioni agli iscritti dei fondi pensione 2015, con le risposte a una serie di dubbi degli operatori sulle modifiche da apportare al progetto esemplificativo personalizzato e al calcolo dell’indicatore sintetico dei costi (ISC). Quest’ultimo, come è noto, prevede una metodologia di calcolo analoga per tutte le forme di previdenza complementare, con l’obiettivo di favorire la comparabilità immediata fra i diversi fondi pensione. Qui si può inserire una considerazione relativa ad altre novità normative, contenute invece nel disegno di legge sulla Concorrenza (che ancora deve terminare l’iter parlamentare), che contiene misure di liberalizzazione anche sui fondi pensione (togliendo ad esempio paletti alla portabilità).

=> Nuove liberalizzazioni: Guida in piallole

Tornando al calcolo dell’ISC, il metodo consiste nell’ipotizzare un iscritto che effettua ogni anno versamenti pari a 2mila500 euro, con un tasso di rivalutazione del 4%. Si calcolo così l’indicatore sintetico dei costi come la differenza fra il tasso interno di rendimento al netto del prelievo fiscale e lo stesso tasso interno di rendimento, sempre al netto delle tasse, considerando anche i costi della fase di accumulo. Il problema, spiega la COVIP, è che questo metodo funziona in presenza di una sostanziale stabilità dell’imposizione fiscale sui rendimenti, che come detto è stata invece modificata dalla Legge di Stabilità. Per neutralizzare gli effetti di questa modifica, la COVIP spiega che bisogna eliminare dal calcolo la tassazione sui rendimenti. In attesa di ulteriori precisazioni sul nuovo calcolo, la COVIP indica ai fondi pensione in vista della nota informativa annula agli iscritti di questo 2015 di rideterminare l’ICS al lordo delle tasse (cioè ipotizzando un’aliquota pari a zero).

=> Fondi pensione e TFR, rendimenti a confronto

Un’altra precisazione, sempre per armonizzare il prospetto alle modifiche normative introdotte, riguarda il progetto esemplificativo personalizzato. Qui, l’indicazione è di applicare la nuova aliquota del 20%. Verranno fornite in seguito nuove valutazioni per soppesare correttamente anche l’aliquota del 12,5%, che continua ad applicarsi alla quota di portafoglio rappresentata dagli investimenti in titoli di stato.(Fonte: circolare COVIP del 6 marzo).