Sono 2382 i marchigiani che si sono iscritti all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero) nel corso del 2014, in deciso aumento rispetto all’anno precedente. Una vera e propria fuga di cervelli, infatti il 30% degli emigrati è in possesso di laurea e il 25% di diploma.
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Stando ai dati resi noti dal Rapporto Italiani nel mondo 2014 realizzato dalla Fondazione Migrantes della Cei, successivamente elaborati dai Centri Studi di Cna e Confartigianato Marche, sono stati numerosi anche i giovani privi di occupazione a lasciare la Regione sperando di trovare un lavoro oltre i confini nazionali.
Imprenditori
Ma non solo. Le cifre informano anche sulla “fuga” di molti imprenditori che, dopo la chiusura della loro attività nelle Marche, hanno deciso di spostarsi e cercare nuove occasioni imprenditoriali altrove, sperando di poter contare su un costo del lavoro inferiore.
Mete estere
Tra le mete più quotate figurano il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia, mentre fuori dall’Europa gli aspiranti lavoratori guardano soprattutto agli Stati Uniti e al Brasile, come anche all’Argentina. È da Macerata e Ancona che sembrano fuggire il maggior numero di marchigiani, seguite da Pesaro, Ascoli Piceno e Fermo in ultima posizione.