È passato poco più di un mese dal 25 maggio 2010, data di entrata in vigore della direttiva ePrivacy, rivista (2009/136/CE) nel quadro di un pacchetto di nuove regolamentazioni europee nel settore delle telecomunicazioni.
La direttiva, in particolare, stabilisce che gli operatori e i fornitori di servizi internet, nel caso di violazione dei dati personali in loro possesso, sono tenuti a informare tempestivamente le autorità nazionali e i propri clienti (IP/11/622 e MEMO/11/320).
Ora la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica sulla ePrivacy, attraverso la quale tutti gli interessati possono esprimersi per proporre l’introduzione di regole pratiche supplementari, anche per per garantire che le violazioni dei dati personali siano notificate in modo coerente in tutta l’UE.
Possono sottoporre all’attenzione dell’UE il proprio parere tutti gli Stati membri, le autorità nazionali responsabili della protezione dei dati, i fornitori di servizi internet, le organizzazioni di tutela dei consumatori e qualsiasi altra parte interessata.
Mediante la consultazione pubblica si voglio raccogliere le esperienze e le procedure esistenti, confrontandole con le prime applicazioni sul campo delle nuove regole. Questo al fine di individuare eventuali regole più specifiche o, ad esempio, chiarire con maggiore dettaglio in quali casi le violazioni devono essere notificate o definire i formati da utilizzare.
Gli interessati potranno quindi inviare le impressioni sulle “circostanze“, le “procedure” e i “formati” relativi all’applicazione di questa nuova direttiva fino al 9 settembre 2011. Il Parlamento europeo, a conclusione della necessaria richiesta di tutti i vari pareri, disporrebbe poi di tre mesi per esaminare le misure prima della loro entrata in vigore.