Italiani e Internet, un connubio felice: secondo il 9° Rapporto Censis – Ucsi sulla comunicazione “I media personali nell’era digitale”, il 53,1% degli Italiani è online, soprattutto tra i giovani (87,4%) e tra chi ha un più elevato grado di istruzione (72,2%).
Nell’Italia di oggi si consolidano le nuove forme e strumenti di espressioni digitale, dalla Web TV agli smartphone, mentre altre stentano a decollare, come gli e-book.
Se oggi i giovani scelgono Google (65,7%) e Facebook (61,5%) per informarsi e guardano la TV su YouTube (47,6%), il dado è tratto: siamo già entrati da un pezzo nell’era dei consumi multimediali, e il trend non può certo arrestarsi. Ne pagano le conseguenze le imprese della carta stampata: gli internauti sono orami lettori assidui della stampa digitale (+0,5%, con un ‘ utenza del 18,2%), aggiornata, gratuita, snella. Buone prospettive, in particolare, per i portali Internet di informazione, che oggi contano un bacino d’utenza del 36,6% degli Italiani.
E tuttavia, il Paese è ancora tagliato in due, complice una lunga fase di passaggio generazionale tra chi il pc neppure sapeva accenderlo e chi non potrebbe viverne senza. E così, mentre per l’80,9% degli Italiani i telegiornali in TV sono la principale fonte d’informazione, tra i giovani Internet e TV vanno di pari passo: 65,7% e 69,2%, rispettivamente. Segno che da qui a pochi anni l’Italia sarà un Paese diverso, in cui sarà meno marcato il predominio della Tv e dei media tradizionali come veicolo di informazione e conoscenza, coscienza politica e aggiornamento, analisi comparative e dibattito, fino a inglobare ovviamente anche l’informazione su consumi, lavoro e business.