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Manovra 2011: aumentoIRAP

di Noemi Ricci

12 Luglio 2011 10:30

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Confindustria critica alcune misure della manovra finanziaria, tra cui l'aumento IRAP che avrà ricadute sui clienti di banche, assicurazioni e holding industriali.

La Manovra finanziaria 2011 prevede un aumento dell’IRAP per banche e compagnie assicurative (4,65% e 5,90% rispettivamente), oltre che per holding industriali, con la doppia conseguenza di tassare il credito: penalizzare molte Pmi del settore e bloccare questo mercato, con effetti domino pericolosi per l’intera economia. Manifesta i propri dubbi anche Confindustria, e holding industriali, Confindustria: il direttore generale Giampaolo Galli ha rivolto al Governo le considerazioni dell’associazione sulla legge delega per la riforma fiscale, che deve ancora arrivare in Parlamento.

L’aumento IRAP, per Galli, «certamente si scaricherà sulla clientela», così come la delega fiscale produrrà un indubbio aumento delle tasse.

Pertanto è chiaro che «questa riforma non avverrà a invarianza di gettito, ma con un incremento della pressione fiscale, pari a quasi un punto di PIL». La critica di Confindustria si rivolge anche alle misure clamorosamente assenti, come il fatto che «non è presente, al contrario di quanto lascia intendere la rubrica dell’articolo 27, un regime fiscale di favore per i giovani imprenditori: la norma in questione è piuttosto volta a ridurre, con finalità antievasive, il numero dei contribuenti minimi».

Infine, la manovra andrebbe a scoraggiare gli investimenti privati, con particolare riferimento a misure come la revisione dei coefficienti di ammortamento (da 2% a 1%) secondo lo schema del pooling che porterà ad 1,3 miliardi di gettito entro il 2014, l’allungamento a 100 anni del periodo di ammortamento per i beni in concessione e il blocco in campo sanitario per tutto il 2012 delle azioni esecutive.

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