Diritto d’autore: delibera AgCom salva i siti

di Noemi Ricci

7 Luglio 2011 11:30

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Approvata dall'AgCom la delibera sul diritto d'autore: rimosso dal testo il meccanismo di blocco dei siti internet con contenuti "violati", mentre parte la consultazione pubblica di 60 giorni.

Approvata la discussa delibera AgCom sul diritto d’autore: sette voti favorevoli, un astenuto e un contrario. Ora l’Autorità dà il via ad un periodo di consultazione pubblica di sessanta giorni per ricevere osservazioni e proposte, per ascoltare la numerosa schiera di oppositori, Confindustria e SIAE.

La norma prevedeva la rimozione forzata dei contenuti web coperti da copyright da parte dell’AgCom su richiesta del proprietario della risorsa.

«La procedura dinanzi all’Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti».

La mobilitazione degli internauti contro la censura, per l’on. Roberto Cassinelli (Pdl) «non è stato tanto rumore per nulla», perché ha portato a notevoli passi avanti da parte dell’Autorità, anche se «non è possibile dare un giudizio definitivo fino a quando il testo non sarà reso pubblico». In particolare «l’aspetto più preoccupante della delibera era rappresentato dalla possibilità per l’AgCom di inibire l’accesso ai siti internet: sembra che questo aspetto sia stato corretto, e ciò è un dato confortante» ha concluso Cassinelli.

Sembra infatti che nel nuovo testo non sia presente alcuna misura di inibizione dell’accesso ai siti internet e sarebbero stati esclusi tutti quei siti che non utilizzano il contenuto con finalità commerciale o a scopo di lucro; l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione; l’uso didattico e scientifico; la riproduzione parziale in termini di quantità e qualità del contenuto.

Per i siti esteri «non si tratterebbe di un’ordine impartito ai sensi del codice delle comunicazioni elettroniche per i provider ma di un “warning”». Se, dopo ripetuti avvisi, non verranno presi provvedimenti l’AgCom si rivolgerà alla magistratura.

In risposta a chi accusava l’AgCom di non essere in possesso dei poteri necessari è stato reso noto che
l’Autorità «invierà una segnalazione al Governo al fine di far predisporre una norma relativa all’estensione di potere al fine di esercitare direttamente poteri inibitori».

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