Da Fillea Cgi Lombardia arriva un ritratto a tinte fosche dell’edilizia regionale, caratterizzata dalla continua perdita di imprese e di addetti, con conseguenze molto pesanti per l’occupazione nella regione. A destare preoccupazioni è anche il “dopo Expo”, con la chiusura dei padiglioni e dei cantieri.
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«Dal 2008 la crisi nelle costruzioni in Lombardia ha dimezzato il numero delle imprese e degli addetti – afferma il segretario generale della Fillea Cgi Lombardia, Marco Di Girolamo. – E con il completamento delle grandi opere che dovrebbe esserci nei prossimi mesi la situazione può solo peggiorare perché verranno a mancare anche queste commesse. A fine aprile chiuderà il cantiere Expo, visto che l’Esposizione universale aprirà il 1° maggio. La Brebemi è finita e per la Tem tutto si completerà entro due mesi, mentre per il lotto B della Pedemontana c’è il problema del finanziamento.»
Proposte per il post Expo 2015
Fillea sottolinea, inoltre, l’avvio di alcune iniziative volte a consentire lo sviluppo del settore edile a partire dal prossimo ottobre: sono state inoltrate due proposte alla Regione Lombardia relative al patrimonio immobiliare invenduto e non vendibile (viene chiesto all’amministrazione di sfruttare una parte delle risorse dei Fondi Europei per mettere a norma gli immobili), e all’avvio di agevolazioni per l’acquisto.