Milleproroghe, sì alla Camera con voto di fiducia

di Francesca Vinciarelli

20 Febbraio 2015 10:00

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Votata la fiducia sul decreto Milleproroghe che si avvia verso la conversione definitiva in legge: ecco le misure approvate.

In Aula alla Camera il Governo ha posto la fiducia sul decreto Milleproroghe, che ha ottenuto 354 sì,167 no e 1 astenuto. Per diventare definitivo il testo dovrà essere votato dal Senato. La conversione definitiva in legge è prevista entro fine febbraio. In linea con i precedenti Governi, anche l’Esecutivo guidato da Matteo Renzi fa spesso ricorso al voto di fiducia: si tratta della 34esima questione di fiducia, su 27 decreti legge varati.

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Partite IVA e Professionisti

Se il testo dovesse passare al Senato così come è stato approvato alla Camera, verrebbe confermata una delle misure più attese: la possibilità anche per il 2015 di accedere al Regime dei Minimi con aliquota al 5%, invece di quella al 15% prevista dal nuovo Regime forfettario.

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In più viene confermato lo stop per il 2015 all’aumento delle aliquote contributive per gli autonomi iscritti alla gestione separata INPS, che resta quindi al 27% (invece di passare al 30%). L’aliquota salirà al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017. Slitta poi al 2017 per la riforma dell’esame di abilitazione per l’iscrizione all’ordine nazionale degli avvocati e vengono sospese fino al 31 dicembre 2016 per le disposizioni che disciplinano i requisiti per il trasferimento della titolarità delle farmacie, viene richiesta solo l’iscrizione all’albo dei farmacisti. Slitta di un anno anche l’applicazione dei requisiti minimi richiesti ai CAF.

Immobili

Nel decreto Milleproroghe trovano spazio anche:

  • la sanatoria per le delibere TARI in ritardo;
  • il posticipo al 2016 per il debutto dell’IMU secondaria;
  • la mini proroga di 4 mesi degli sfratti soltanto per alcune categorie di famiglie.

Debiti

Per quanto riguarda i debiti con il Fisco, è stata approvata la riapertura dei termini, fino a luglio 2015, per richiedere la rateizzazione delle cartelle Equitalia e la proroga di un anno (al 30 giugno 2016) per il pagamento dei mutui accesi dalle imprese emiliane terremotate per pagare le tasse.

Contratti di lavoro

Confermati:

  • la proroga per il 2015 della quota al 70% per l’integrazione della retribuzione ridotta a seguito dei contratti di solidarietà;
  • la proroga per i prossimi due anni degli incentivi per evitare la fuga dei cervelli ed incentivare il rientro in patria: per questi soggetti, i redditi di lavoro dipendente, i redditi d’impresa e i redditi di lavoro autonomo concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche al 20% per le lavoratrici e al 30% per i lavoratori.
  • l’aumento da 4 a 6 anni per la durata massima degli assegni di ricerca.

Appalti

Approvato l’aumento dal 10% al 20% dell’importo contrattuale fino al 31 dicembre 2015 dell’anticipo del prezzo in favore dell’appaltatore, per compensare l’impatto negativo dello split payment e del reverse charge introdotti con la Legge di Stabilità 2015.

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Fondo Garanzia PMI

Il Milleproroghe prevede poi lo slittamento all’allargamento della platea di imprese che possono accedere al Fondo di Garanzia per le PMI, concesso solo alle organizzazioni fino a 250 dipendenti (e non più alla aziende con fino a 500 addetti).

Altre misure

Le altre misure riguardano:

  • l’esenzione fino al 2017 dal versamento delle accise sui prodotti energetici o alcolici, nel caso in cui si sia subito un furto di questi prodotti;
  • la proroga fino al 2017 della norma che prevede di il riconoscimento del 100% della quota dei tributi statali riconosciuta ai Comuni nel caso in cui il sindaco abbia messo in atto misure di contrasto all’evasione fiscale;
  • la proroga al 1° settembre 2015 per l’obbligo per i Comuni di dotarsi di una centrale unica per l’acquisto di beni e servizi;
  • l’applicazione di sanzioni ridotte a causa del mancato rispetto del patto di stabilità interno 2014 per Venezia e Chioggia.