Lo chiamano “surface computer”. È una tavola con un grande schermo che a prima vista potrebbe sembrare un comune touch-screen.
In realtà è molto di più e Microsoft, che sta lavorando al progetto dal 2003, assicura che la rivoluzione introdotta dal Milan sarà di natura sociale oltre che tecnologica.
A livello tecnico, si tratta di un computer con processore Intel Pentium 4 da 3 Ghz, 2 Gb di memoria e Windows Vista. Ogni interazione con la macchina avviene tramite il tocco: un sistema di 5 telecamere a infrarossi riconoscono i movimenti delle dita (o di qualsiasi altro oggetto) sullo schermo e un proiettore DLP li traduce in immagini.
Il risultato è simile a quanto si poteva vedere nel film Minority Report e le foto apparse su Cnet non lasciano adito a dubbi. Per spostare un file lo si tocca col dito e lo si trascina. Per ingrandire una foto basta toccarne i bordi con 2 dita e allargarla. Tutto molto semplice ed intuitivo, ma non solo.
La gestione delle foto con Milan
L’interfaccia permette infatti a più utenti di interagire col computer nello stesso momento, agendo simultaneamente sullo schermo. Una novità che farebbe di Milan un vero e proprio “social computer”, che facilita e anzi promuove l’utilizzo collaborativo.
Per adesso, la condivisione di un tale gioiello è anche una necessità. Il costo del Milan è compreso tra i 5 e i 10 mila dollari e sarà per ora destinato soltanto a una ristretta lista di hotel e casino. A Novembre il surface computer di Microsoft debuttera in 3 alberghi americani della catena Sheraton e saranno a disposizione dei clienti nelle hall. E se ci sarà la fila per usarlo, sarà un «piacevole problema», sorridono alla Sheraton.