La Superanagrafe del Fisco si prepara a ricevere tutti i dati finanziari dei contribuenti (compresi quelli sui conti correnti), relativi al 2013 e 2014: il calendario è appena stato fissato dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 10 febbraio. Entro il prossimo 2 marzo (sarebbe il 28 febbraio, ma cade di sabato) gli operatori (banche e intermediari) trasmetteranno i dati 2013, mentre quelli 2014 saranno comunicati entro il successivo 29 maggio. Poi, a regime, le comunicazioni alla Superanagrafe tributaria andranno effettuate entro il 15 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono: quindi, entro il 15 febbraio 2016 quelle relative all’anno 2015 e via dicendo.
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Super-Anagrafe a regime
Si tratta del nuovo cervellone centrale del Fisco, che in base alle norme contenute nel Salva Italia di fine 2011 e ai successivi decreti attuativi incamera dagli operatori finanziari molti dati che prima, invece, restavano riservati come la consistenza di fine anno del conto corrente. Lo scorso anno era stata completata la fase di caricamento dei dati 2012, ora è il turno del 2013 e 2014, quindi il sistema sarà definitivamente a regime.
Rischio evasione
Nel frattempo, è intervenuta una norma della Legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014) in base alla quale i dati su conti correnti e rapporti finanziari non serviranno più solo per compilare le liste dei contribuenti a rischio evasione, ma anche per effettuare vere e proprie analisi sul rischio evasione. Restano confermate le tutele di riservatezza e le norme relative all’onere della prova (che spetta sempre al Fisco). Ma si tratta pur sempre di uno strumento che affina le armi dell’Agenzia delle Entrate contro l’evasione fiscale.
Conti Correnti
Come è noto, la principale novità introdotto dal Salva Italia (che resta immutata) riguarda la comunicazione di dati che prima invece restavano riservati: su conti correnti e conti deposito, saldo di inizio e fine anno, importo totale di addebiti e accrediti. Per le carte di credito, plafond di spesa a fine anno e alla fine dell’anno precedente, importo totale degli acquisti effettuati.
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ISEE
Un’altra novità di questo 2015 è rappresentata dall’utilizzo ai fini ISEE: qui è il combinato della riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente con una norma inserita sempre in legge di Stabilità 2015 a prevedere che nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che il contribuente compila per ottenere dall’INPS l’ISEE, vada indicato il dato sulla consistenza media del conto corrente. È un’informazione che si può chiedere alla banca, o allo sportello delle Poste, ma che dal 2016 con ogni probabilità sarà fra le informazioni che l’INPS saprà direttamente dall’Agenzia delle Entrate, semplificando quindi l’adempimento dichiarativo.
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(Fonte: Agenzia delle Entrate)