«I telefoni tradizionali sono dinosauri vecchi 50 anni. Non dovrebbero essere più qui». Le parole di Ken Dulaney, analista di Gartner, esemplificano alla perfezione la sensazione che al momento domina nel settore della telefonia.
In particolar modo quando si parla delle aziende, le innovazioni tecnologiche derivate da internet potrebbero portare vantaggi così evidenti che spesso ci si meraviglia di trovare ancora un vecchio telefono fisso sulla scrivania di un ufficio.
Il Voip, la telefonia che viaggia su internet, consente una gestione ottimale delle chiamate, integrando la voce con dati multimediali a costi spesso vicini allo zero. Il Wi-fi, il collegamente senza fili, è diventato praticamente uno standard anche sui cellulari, permettendo di espandere il Voip anche oltre i confini fisici dell’azienda, aumentandone ulteriormente l’efficacia.
Il sistema ideale per le imprese sarebbe dunque dotare i propri dipendenti di smartphone con collegamento Wi-fi, in grado di navigare su internet e telefonare sfruttando il Voip aziendale. Non a caso l’Interop 2007, fiera internazionale in corso di svolgimento a Las Vegas, ha visto i maggiori player del networking come Cisco e Avaya presentare soluzioni dedicate alla ‘nuova telefonia’ per le aziende.
Ma i lavoratori sembrano aver bisogno del vecchio telefono da scrivania, nonostante venga sempre meno usato per telefonare tramite la linea telefonica fissa e sempre più tramite internet (Ip Phone). Non a caso le previsioni vedono gli attuali 11,3 milioni di unità vendute nel 2006 diventare 30 milioni nel 2010.
Molto inferiore sarà invece il tasso di crescita dei ‘telefoni virtuali’, che permettono di effettuare telefonate usando un software: passeranno dagli attuali 2,6 milioni ai circa 8,6 milioni. Il motivo della scelta? La qualità della conversazione, che sarebbe superiore sui telefoni cablati e soprattutto la rassicurante presenza dell’apparecchio sulla propria scrivania.