Cambiano le tempistiche per i rimborsi ai contribuenti che vantano un credito d’imposta con il Fisco, a fronte delle detrazioni fiscali dichiarate in fase di presentazione del modello 730: se superiore ai 4 mila euro, l’Agenzia delle Entrate liquiderà quanto dovuto entro sette mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. Questo significa che il rimborso del credito, relativamente alle eccedenze superiori a 4.000 euro, dovrà avvenire da parte dell’Amministrazione finanziaria entro il 7 febbraio invece che entro il consueto mese di luglio/agosto.
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Si tratta dei crediti di imposta ottenuti per effetto delle detrazioni fiscali derivanti dai famigliari a carico o di eccedenze d’imposta provenienti dagli anni precedenti. Il motivo per cui il rimborso non avverrà immediatamente è che l’Agenzia delle Entrate dovrà avere il tempo di effettuare i dovuti controlli formali sulla spettanza delle detrazioni e delle eccedenze d’imposta, come previsto dalla Legge di Stabilità 2014, art. 1, commi 586 e 587. Più in particolare l’Amministrazione finanziaria dovrà effettuare:
“Controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso complessivamente superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d’imposta derivanti da precedenti dichiarazioni”.
Una volta effettuati i controlli, sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate ad erogare il credito e non più il sostituto di imposta.
Detrazioni fiscali
Ricordiamo che per quanto riguarda le detrazioni fiscali, in caso di coniuge non legalmente ed effettivamente separato è prevista una detrazione teorica che va da 800 euro (per redditi inferiori a 15.000 euro) a 690 euro (per i redditi superiori). La detrazione di 800 euro deve essere diminuita del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000 euro. La detrazione di 690 euro spetta in misura piena se il reddito complessivo è compreso tra 15.000 euro e 40.000 euro, mentre è aumentata di:
- 10 euro se il reddito complessivo è fra 29.000 e 29.200 euro o fra 35.000 e 35.100 euro;
- 20 euro se il reddito è fra 29.200 e 34.700 euro o fra 35.000 e 35.100 euro;
- 30 euro se il reddito è fra 34.700 e 35.000 euro;
Per i redditi tra 40.000 euro e 80.000 euro, la detrazione di 690 euro spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro.
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La detrazione teorica per figli a carico è recentemente salita a 950 euro per ciascuno (compresi figli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati) e a 1200 per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni. La detrazione è aumentata di ulteriori 220 euro per ogni figlio portatore di handicap e di ulteriori 400 euro per i contribuenti con più di tre figli a carico, per ciascun figlio a partire dal primo. Per detrazione effettiva si calcola applicando il coefficiente calcolato in base al rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro (si sottrae da 95mila l’importo del reddito complessivo e si divide il risultato per 95mila). In presenza di più figli l’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Ciascun genitore ha diritto alla detrazione nella misura del 50% ma è fatta salva l’ipotesi che, previo accordo tra gli stessi, di essa fruisca il genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato. Sono poi previste altre detrazioni: