L’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sullo Spesometro, lo strumento di contrasto all’evasione fiscale che individua i contribuenti che presentano un rapporto sospetto tra redditto dichiarato e spese sostenute.
Novità dal prossimo luglio: con la circolare n. 24/E sono state chiarite le modalità di applicazione della procedura e fissato a 3.600 euro al lordo dell’IVA il limite per le operazioni senza obbligo di emissione fattura.
Confermato l’obbligo di comunicazione telematica tramite canali Fisconline o Entratel, o avvalendosi di intermediari abilitati in caso di operazioni (cessioni di beni e/o prestazioni di servizi) rilevanti ai fini IVA di importo superiore o uguale a 3 mila euro al netto dell’IVA.
Le comunicazioni dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2011 per le operazioni di importo pari o superiore a 25mila euro al netto dell’IVA con obbligo di fatturazione, relative al periodo d’imposta 2010; entro il 30 aprile 2012 per le operazioni di importo pari o superiore a 3.000 euro con fattura (periodo d’imposta 2011) e per le operazioni di importo pari o superiore a 3.600 euro rese e ricevute dal 1° luglio 2011.
Da ricordare che non vengono richieste informazioni relativamente a importazioni, esportazioni per le quali sia prevista l’emissione della bolletta doganale, operazioni con soggetti black list, operazioni già segnalate all’Anagrafe tributaria, o effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi Iva se il pagamento è avvenuto con carte di credito, di debito o prepagate, o effettuate e ricevute in ambito comunitario, quindi monitorate attraverso i modelli Intra e il sistema VIES (Vat Information Exchange System), o passaggi interni di beni tra rami d’azienda.
Il mancato invio della comunicazione causa comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che può andare da 258 a 2.065 euro. Eventuali rettifiche sono possibili, senza sanzioni, entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza.
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